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OPZIONE 1

Dislivello m 620 in salita, m 160 in discesa; tempo di percorrenza circa 2 ore

Da Patqueso (m 1120 circa), località raggiunta da Malesco seguendo la strada per la Valle Loana, si scende per una scaletta di cemento a destra della strada (M10b) attraversando un breve tratto di faggeta per sbucare sui prati dell’Alpe Crotte (m 1034) da cui sempre in discesa si raggiunge il Torrente Loana, che si attraversa su un ponte in legno.

Subito dopo si attraversa su un altro ponte il Rio Basso, incontrando in seguito presso alcuni edifici di recente costruzione la strada sterrata che risale la Valle del Basso (M10). Si segue la strada in lieve salita transitando dall’Alpe Basso e giungendo al termine della sterrata presso le baite dell’Alpe All’Erta (m 1279).

Si sale in direzione Ovest (M030) entrando nel bosco rado di betulle e quindi nella faggeta, dove la mulattiera risale con diversi tornanti il ripido costone. All’uscita della faggeta si risalgono i prati dell’Alpe Al Cedo lungo il sentiero che passa accanto a dei ruderi e raggiunge il primo gruppo di baite, tra cui sulla destra si trova il Rifugio alla quota di 1560 metri. 

OPZIONE 2

Dislivello m 1100 in salita, m 320 in discesa; tempo di percorrenza circa 3 ore e 45 minuti.

Da Santa Maria Maggiore, località Pineta (m 814) si prende il sentiero che costeggia il campo da Golf e diventa una mulattiera (M08) che risale con innumerevoli tornanti il ripido ed ombroso pendio della Costa di Fracchia fino a raggiungere una sella al culmine della costa, poco prima dell’Alpe Cima (m 1503).

Non si raggiungono le cascine ma si segue il “sentiero Natura” a sinistra, poco sotto le baite, che aggira a mezzacosta la testata della valle del Rio Galeria e arriva quindi alla Cappella di Larecchio (m 1694) sullo spartiacque tra la Valle del Basso e la Valle Galeria. Si prosegue sul versante della Val Basso con percorso vario tra diversi gruppi di baite, attraversando alcuni riali e raggiungendo poi il nucleo superiore dell’Alpe Al Saldè (m 1640) da cui dopo un ultimo guado si scende per prati fino ad arrivare in vista del Rifugio. 

L'amico Paolo Cappannelli ci ha messo a disposizione alcune fotografie di come era l' Alpe "Al Cedo" prima che inizizassero i lavori per trasformare lo stallone in rifugio.  Sono la testimonianza di quanta fatica e passione furono generosamente profuse dai consiglieri di allora guidati da dante castelnuovo.