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Rifugio Bonasson 

 

Località: Alpe Cortevecchio

 

Quota: 1.925 m s.l.m.

 

Tempo: Valle Agrasino, zona Lago Gelato, 05:30 da Arvogno

 

Posti letto: 10 POSTI LETTO materassi, cuscini e coperte

 

Servizi: acqua corrente, stufa a legna,  cucina a gas, boiler a legna, doccia

 

APERTO


 

IL LOCALE DI EMERGENZA  NON SARÀ DISPONIBILE. PER EMERGENZE C'È UN BIVACCO SEMPRE APERTO ALL'ALPE CAVEGNA (A 10 MINUTI DI DISTANZA

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Come arrivare

OPZIONE 1

Dislivello m 1450 in salita, m 630 in discesa; tempo di percorrenza circa 5 ore e 30 minuti. Difficoltà E.

 

Da Arvogno (m 1247) si segue la strada fino al ponte sul Melezzo Orientale, noto localmente come Ponte della Rassia. Oltre il ponte si prosegue lungo la stessa strada (da qui in poi riservata ai veicoli con autorizzazione) o lungo la mulattiera sulla destra, che dopo una breve salita incontra nuovamente la strada ora sterrata.

Si lascia a destra la mulattiera che prosegue verso l’Alpe Cortina e si segue ancora la sterrata fino a passare il ponte sul Rio Verzasco; in seguito, si prende la mulattiera a destra (M21) che transitando dagli alpeggi di Villasco (m 1642) e I Motti (m 1815) raggiunge la Cappella di S. Pantaleone (m 1992) dove si incontra il Sentiero Italia (M25– GTA – SI) proveniente dalla Bocchetta di Ruggia.

Tutto il resto del percorso si svolge quindi lungo il Sentiero Italia. Dalla Cappella non si raggiunge il Passo di Fontanalba, poco distante, ma si sale in direzione Nord-Ovest transitando dopo pochi minuti presso il Lago Panelatte (m 2063); si prosegue nella stessa direzione fino a raggiungere la Forcola di Larecchio (m 2148), il punto più alto del percorso.

Passato il valico si lascia a destra la traccia che a mezzacosta conduce al Passo Campolatte, scendendo invece ad un pianoro erboso a circa 2060 metri di quota (sentiero L97 – GTA – SI). Tenendo la destra, tralasciando la deviazione per la Diga di Larecchio, si scende per un ripido tratto di sentiero all’Alpe Camana (m 1974).

Oltre le stalle si prosegue in una lunga e graduale discesa transitando per l’Alpe Scaligia (m 1763) e l’Alpe Cantonazzo (m 1670), da cui il sentiero piega a destra avvicinandosi al Torrente Isorno fino ad attraversarlo alla quota di circa 1620 metri, in corrispondenza dei vasti prati dell’Alpe Campo sul versante opposto.

Si risalgono brevemente i pascoli fino ad incontrare le scarse tracce orizzontali del sentiero proveniente da Pisardo (L00 – GTA – SI) che si seguono verso destra. Si attraversa in lieve salita un tratto acquitrinoso fino a trovare il sentiero, che prosegue evidente in graduale salita; passati gli ultimi larici si è ormai in vista del rifugio situato presso l’Alpe Cortevecchio (m 1947). 

OPZIONE 2

Dislivello m 1250 in salita, m 980 in discesa; tempo di percorrenza circa 5 ore e 30 minuti. Difficoltà E.

 

Dalla Piana di Vigezzo (m 1725, raggiunta tramite funivia da Prestinone o in circa due ore a piedi e 830 metri di dislivello da Vocogno), si sale dapprima in direzione Nord-Est quindi Nord (M25– GTA – SI) fino alla Bocchetta di Muino (m 1977).

Si prosegue lungo l’evidente sentiero sul versante opposto transitando presso il primo dei laghetti di Muino (m 1890 circa) raggiungendo in seguito l’Alpe Ruggia (m 1877). A monte delle baite, in direzione Ovest, si sale verso la Bocchetta di Ruggia (m 1990), oltre la quale dopo una breve discesa si segue il sentiero più o meno orizzontale che attraversa a mezzacosta le pendici del Pizzo Ruggia e del Pizzo di Fontanalba fino a raggiungere la Cappella di S. Pantaleone, da cui si prosegue come nell’itinerario 1.

Tutto questo percorso si svolge lungo il Sentiero Italia.

OPZIONE 3

Dislivello totale in salita da Altoggio m 1770, tempo di percorrenza circa 6 ore e 30 minuti; da Agarina m 930, tempo di percorrenza circa 3 ore. Difficoltà E.

 

Da Altoggio (m 747) si segue la strada (percorribile con mezzi solo con autorizzazione) che conduce alla località Agarina (m 1225) in circa 3 ore e 30 minuti e 830 metri di dislivello, tenuto conto di alcune discese e risalite lungo la strada.

Da Agarina si prosegue lungo la strada quasi del tutto asfaltata fino a dove termina, poco oltre la diga della Merlata. Si segue il sentiero (L00) che in direzione Est conduce in breve all’Alpe Cortone (m 1481); si lascia a destra la deviazione in discesa verso la Diga di Larecchio e si prosegue in lieve salita transitando per i due nuclei dell’Alpe Pisardo (m 1539 e m 1609), separati da un breve tratto boscoso.

Ci si alza in direzione delle baite superiori dove la traccia prosegue ancora verso Est rientrando nel bosco e sbucando poco dopo nei prati dell’Alpe Campo, che si attraversano a mezzacosta, tenendosi a distanza dal gruppo di baite visibile in alto sulla sinistra, fino a ricongiungersi con l’itinerario 1. 

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