Carrello

Val Grande da Patqueso a Trontano

Traversata per Bocchetta di Vald e Scala di Ragozzale

 

 

 

A cura di Roberto Paniz

 

Informazioni tecniche

 

Località e quota di partenza: Patqueso, 1120 m

Quota maggiore: Scala di Ragozzale, 1960 m

Dislivello totale: circa 1600 m in salita e 900 in discesa il primo giorno; circa 350 in salita e 1500 in discesa il secondo.

Difficoltà: E il primo giorno, EE nel tratto tra Mottac e Scala di Ragozzale il secondo.

Pernottamento: Bivacco del Parco Nazionale Valgrande all’Alpe Mottac (1690 m)

 

Descrizione del percorso

 

Da Patqueso si raggiunge in discesa il ponte sul Torrente Loana (1000 m circa) e successivamente quello sul Rio del Basso. Se ne risale la valle sulla sinistra idrografica fino all’Alpe all’Erta poi si devia a Sud, attraversando nuovamente il Rio del Basso su un ponticello. Si entra nella valle del Rio del Bondolo, che si risale fino all’Alpe omonima da cui si sale per un ripido pendio alla Bocchetta di Vald, situata a Nord-Ovest del Pizzo dei Diosi. Dalla bocchetta (1823 m) si scende all’Alpe Vald di sopra (1383 m). Si continua a scendere seguendo le indicazioni per In la Piana; prima di arrivarci si raggiunge un bivio segnalato da cartelli, a circa 1060 m, dove si sale a destra verso l’alpe Mottac. Il sentiero tocca dapprima i ruderi dell’Alpe Monticello (1302 m) poi risale il ripido versante avvicinandosi alla dorsale da cui, uscendo finalmente dal bosco si raggiungono l’alpe e il bivacco. Il secondo giorno dal bivacco si risale la dorsale in direzione del Pizzo Mottac; dopo un tratto ripido su prato il sentiero aggira verso destra la cima e prosegue in una fitta boscaglia verso la dorsale che segue poi più o meno fedelmente in direzione della Testa di Menta. Alla quota di circa 1930 m si prende una deviazione a sinistra che tagliando a mezzacosta il pendio, a tratti molto ripido, conduce all’Alpe Ragozzale (1906 m). Sopra le baite, leggermente a sinistra, si incontra un sentiero che in breve sale alla Scala di Ragozzale, da dove si scende sul versante opposto e al bivio si tiene la destra, seguendo il sentiero che conduce prima all’Alpe Menta (1760 m) poi all’ Alpe Rina (1720 m), dove appena dopo le baite si trova una sorgente. Da Rina si prosegue in falsopiano verso l’Alpe Nava, poi si inizia a scendere decisamente verso Trontano, passando per gli alpeggi di Pieso , Parpinasca e Faievo, da cui un sentiero natura e una strada sterrata conducono in paese.

 

Gita del 29-30 giugno 2013

 

Interessante traversata compiuta in due giorni come gita sezionale del Cai Vigezzo, con sette partecipanti. L’itinerario segue interamente sentieri ben segnati e mette in risalto due diversi aspetti paesaggistici della Valgrande: la prima tappa si svolge in buona parte nelle fitte faggete della bassa valle, mentre il secondo giorno si compie un percorso molto panoramico in cresta. Il notevole sviluppo e il dislivello, prevalentemente in salita il primo giorno e in discesa il secondo, richiedono buon allenamento. Il bivacco all’Alpe Mottac, pulito e confortevole, si raggiunge senza particolari difficoltà tecniche mentre il secondo giorno, nel tratto verso la Scala di Ragozzale, occorre prestare particolare attenzione in vari punti per via dell’esposizione su pendii ripidi. Dal bivacco un sentiero in discesa conduce in pochi minuti ad una cisterna che nella tarda estate potrebbe essere asciutta; è inoltre consigliabile bollire l’acqua prima di utilizzarla.

Il sabato la giornata è nuvolosa e fresca, adatta al tipo di percorso dove tra l’altro abbiamo modo di osservare spettacolari fioriture, concentrate nello stesso periodo dalle anomalie climatiche della recente primavera. Raggiunto il bivacco il cielo comincia a schiarirsi mostrando il ricco panorama, anticipo sullo spettacolo che ci attende il giorno dopo. La mattina di domenica il cielo è limpido e l’aria frizzante, ideale per il lungo tragitto sotto il sole. 

 

 

 

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